Dal Moncenisio tra storia, arte e paesaggi

da | Lug 9, 2017

Come ci è venuto in mente questo itinerario? Come sempre, partendo da una suggestione, una curiosità e poi aggiungendo, ritoccando, in un continuo limare e perfezionare ciò che stiamo sognando e progettando.

Dall’antichità al medioevo fino all’età moderna il Colle del Moncenisio è stato per molti secoli il passaggio più transitato tra le attuali Francia e Italia.

e pensare che gli elefanti di Annibale non sono passati di qui...

e pensare che gli elefanti di Annibale non sono passati di qui…

Un valico decisamente facile, se confrontato con le impervie cime delle Alpi.  Scendere dal Moncenisio percorrendo a piedi l’itinerario dell’antica Strada Reale (parte di quel fascio di itinerari conosciuti come Via Francigena) significa immergersi nella storia, calpestare le orme lasciate nei secoli da viandanti, mercanti, pellegrini ed eserciti.

antica Strada Reale

antica Strada Reale

Dal Colle del Moncenisio entrando in Italia i primi paesi che si incontrano sono Moncenisio, già Ferrera Cenisio,  e Novalesa con la sua antica e famosissima abbazia, anch’essi ricchi di suggestioni storiche e testimonianze artistiche. Il tutto immerso  in un sereno scenario di montagne che accompagna chi si avventura in un lento viaggio a piedi fino ai scenografici monumenti di Susa romana e medioevale.

Sacra di San Michele

Arrivati a Susa come non proseguire fino ad Avigliana per salire alla emozionante Sacra di San Michele, una stupefacente abbazia arroccata su uno sperone di roccia, tanto impressionante da ispirare Umberto Eco, che pensava proprio a queste mura aggrappate al monte Pirchiriano  quando ambientava le intricate vicende del suo romanzo più famoso: Il nome della rosa.

Deciso l’itinerario, riempiti gli zaini, ci siamo messi in marcia!

scarponi

Un grazie per l’aiuto ricevuto nella realizzazione di questo itinerario alla signora Elena Bruson dell’Ufficio Sviluppo Territoriale e Relazioni Esterne di Turismo Torino e Provincia e alla signora Susi dell’Ufficio Informazioni Turistiche di Susa.

Itinerario

Ti indichiamo l’itinerario che abbiamo fatto noi, lentamente e lasciando spazio alle nostre curiosità. Può essere uno spunto da cui puoi partire, aggiungendo mete o accorpando le tappe.

Le informazioni sul percorso sono riportate nei singoli articoli.

  • 1° tappa in treno, auto e a piedi

Milano-Torino-Susa   www.trenitalia.it
Susa-Colle del Moncenisio  in auto (non esistono mezzi pubblici che dall’Italia salgono al Colle, in Francia)
Colle del Moncenisio-Grand’Croix  a piedi

Che storie al Colle del Moncenisio!
Percorso lungo la riva del grande lago formato dalla diga e pernottamento vicino ai resti dell’antico villaggio, un tempo ultima stazione di posta prima del valico, accompagnati /trasportati dai marrons.

  • 2° tappa a piedi

Grand’Croix-Plaine de Saint Nicolas-Moncenisio-Novalesa    lungo l’antica Strada Reale / Via Francigena

Sulla Via Francigena verso Novalesa
Discesa dalla Grande Scala e attraversata della Plaine de Saint Nicolas fino all’imbocco dellaVia Francigena che ci porta a Moncenisio (paese) e poi a Novalesa.

Novalesa, il paese degli affreschi e dei marrons
Entrare a Novalesa sembra di arrivare in un borgo rimasto inalterato nel tempo.

  • 3° tappa a piedi e in corriera

Novalesa-Abbazia di Novalesa e ritorno a piedi
Novalesa-Susa-Avigliana    www.sadem.it  

L’Abbazia di Novalesa e gli affreschi di San Eldrado
Antica abbazia immersa nel verde  che conserva importanti cicli di affreschi altomedioevali.

  • 4° tappa in treno

Avigliana-Sacra di San Michele e ritorno   navetta
Avigliana-Susa-Torino   www.sfmtorino.it
Torino-Milano     www.trenitalia.it

Sacra di San Michele: l’abbazia che ispirò Umberto Eco
Atmosfere inquietanti e architetture altomedioevali abbarbicate al cuore della montagna.

Susa: alla ricerca del Trittico del Rocciamelone
Susa conserva testimonianze romane e medioevali. Tra queste il ricordo della prima scalata delle Alpi.

Ad Avigliana il dinamitificio è un Nobel!
Una visita emozionante all’ex fabbrica di dinamite di Alfred Nobel che, pentitosi di fabbricare armi di morte, istituì il famoso Premio Nobel per chi rende servigi all’umanità.

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