Non una “semplice” salita in montagna… ma una camminata in un vero museo a cielo aperto.
L’abbiamo fatta con alcuni amici in Valle d’Aosta. Più precisamente partendo da Vetan, nella valle che parte da Saint-Pierre, e salendo per il ripido sentiero che arriva al Rifugio Mont Fallère a 2385 mt.
Una gita che inizia dolcemente, su un sentiero comodo che si inoltra nel bosco per qualche chilometro per poi inerpicarsi più deciso lungo un crestone, ma sempre su un fondo sicurissimo.
Un po’ (tanto) faticoso per le mie forze, ma quello che incontravamo lungo il cammino mi dava la scusa di fermarmi spesso per “guardare”.
Da guardare in effetti c’è molto. Dietro un sasso, su un ramo spuntano i piccoli animali del bosco.
Sculture bellissime, di grande effetto per la bravura con cui sono state intagliate nel legno da Siro Viérin, un vero artista e padrone del rifugio.
Sono circa 150, disseminate lungo tutto il tragitto. Non sempre immediatamente visibili, obbligano a un passo lento e a uno sguardo attento.
Tanto realistiche che un nostro amico, che pure sapeva di stare camminando letteralmente circondato da sculture, si è spaventato trovandosi improvvisamente di fronte un piccolo cinghiale nero…
Naturalmente di legno, tra il divertimento generale!
Siamo saliti tra uccelli sui rami, picchi aggrappati ai tronchi, gufi, civette e falchi, mentre tra i sassi spuntavano marmotte e caprioli e si arrotolavano le vipere e prendevano il sole colorate lucertole.
Non solo noi ci fermavamo ad ammirare le piccole creature del bosco. Una coppia di giovani montanari, naso all’insù, mi tiene compagnia mentre cerco di individuare cosa si nasconde tra i rami di un grande albero.
Per darci coraggio nella salita, una gentile tartaruga mi esorta ad andare adagio. In montagna non si va veloci! (e chi ce la fa? Io no di certo! Comunque il cartello che la tartarughina porta sulla sua casetta mi consola della mia lentezza).
Ma non esageriamo nell’andare adagio… la cucina del rifugio chiude a una certa ora, come un leprotto ricorda alla mia amica Nilla.
Il bosco finisce e ci troviamo avvolti dalle nuvole basse, che ci gelano il sudore della salita. Muoviamoci, prima di prendere un malanno!
Dopo quasi un paio d’ore di salita nel bosco siamo quasi arrivati. Il panorama si apre, per quanto è possibile vedere nelle nuvole.
Ormai siamo su un grande pianoro che, continuando in leggera salita, ci porterà al rifugio Mont Fallère.
Si sa che salire su un sentiero nel bosco è faticoso, meglio riposarsi un po’, appena la salita più ripida è finita! Un simpatico escursionista lo fa e “si tira su” con una fiaschetta di genepy.
Anche il pianoro è pieno di animali, ma anche di figure umane ad altezza naturale, colte in momenti tranquilli come il bambino che pesca, seduto sul ponticello del torrente,
e in momenti…imbarazzanti, come la pastorella che fa pipì e l’uomo che si accuccia dietro un masso per un bisogno impellente.
Più serio, ieratico, il vecchio curato, che guarda ispirato l’orizzonte, tenendo fra le mani un libro di poesie. Le sue poesie. Ė Jean-Baptiste Cerlogne, padre della poesia franco-provenzale in Valle d’Aosta.
Sotto lo sguardo di un stambecco in equilibrio su un alto masso,
antichi guerrieri Salassi lottano contro gli invasori romani.
Sono destinati a soccombere e il comandante romano osserva i territori conquistati dall’alto del suo cavallo.
La valle d’Aosta è conquistata. E noi conquistiamo gli ultimi metri che ci separano dal rifugio.
Entriamo tra l’animazione di mucche coronate di fiori e un asino pronto a scendere a valle con il suo carico sul dorso. Tutto in legno, naturalmente!
E dopo la mia solita polenta e formaggio (non resisto, prendo sempre quello quando vado in montagna…) salgo in una saletta dove sono esposte le opere più piccole e più rifinite di Siro Viérin, che gli hanno conquistato diversi premi.
Il Rifugio Mont Fallère
Sorge nella conca tra il Mont Fallère, da cui prende il nome, e il Monte Rosso di Vertosan a 2.385 mt. nel comune di Saint-Pierre.
Apre da metà giugno ed è raggiungibile anche da persone con handicap, che possono salire con una jeep sulla strada poderale.
Rifugio Mont Fallère
Loc. Paletta Les Crottes
11010 – Saint-Pierre
Valle D’Aosta
Tel. +39 339.1791023
info@rifugiomontfallere.it
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