A Verona, nella centralissima Piazza delle Erbe, palazzo Maffei accoglie una incredibile casa-museo dove ammirare la ricca collezione di Luigi Carlon: dai fondi oro medievali all’arte contemporanea in un percorso espositivo che si apre con l’opera al neon di Maurizio Nannucci.
Una scritta luminosa (New horizons for other visions / New visions for other horizons) sulla parete di fondo della grande sala dal soffitto affrescato invita a uno sguardo diverso sull’arte.
Il contrasto estetico e soprattutto emotivo è la cifra di questo allestimento.
Impossibile non lasciarsi coinvolgere da questa voluta e forte suggestione data dall’accostamento di opere diversissime: tele, codici, sculture, mobili, oggetti.
Nessun rigido ordine cronologico cui fare riferimento, nessuna categoria artistica impermeabile ad accostamenti arditi.
Si inizia con la piccola preziosa stanza dove tra fondi oro e fogli miniati irrompono i tagli di Lucio Fontana su un vitale fondo rosso mentre, a pochi metri di distanza, la imponente Maternità di Arturo Martini nel candore della pietra dialoga e si confronta con le Madonne quattro-cinquecentesche.
Poco oltre Marino Marini, con il suo cavaliere disarcionato fa da controcanto all’esaltazione del valore guerresco delle tele che glorificano le battaglie contro i turchi narrate con dovizia di particolari. Scene molto in voga al tempo della Serenissima, ma che suscitano interrogativi alla sensibilità moderna, che Marini esprime nel suo piccolo bronzo.
Ė Picasso con la sua Tểte de Femme insieme alla Medusa di Lucio Fontana a confrontarsi con i ritratti femminili della sala dedicata a “Venere e le altre”, dove “le altre” non sono solo dee ed eroine ma anche anonimi visi di donne comuni che ci guardano dalla lontananza dei secoli.
Dopo la suggestiva La Monachella, piccolissimo spazio che racchiude preziose, antiche sculture lignee, tra cui una quattrocentesca Madonna in trono che si fa ammirare vicino al Concetto spaziale di Lucio Fontana, il percorso si orienta decisamente verso il Novecento e la contemporaneità con un nucleo di opere del Futurismo, anticipato da artisti quali Boldini, Casorati, Medardo Rosso e Boccioni.
Di Giacomo Balla Compenetrazioni Iridiscenti n.1 uno dei primi dipinti totalmente astratti del Novecento e, tra altri, un’opera del periodo Bauhaus di Kandinsky.
Le avanguardie del Novecento (Metafisica, Surrealismo, Realismo magico) sono rappresentate da Sironi, de Chirico, Savino, Magritte, Max Ernst, Carrà, Casorati, Morandi, Mirò. Un lungo elenco di grandi artisti tra i quali non mancano De Pisis, Marino Marini, Duchamp, ancora Picasso e Braque e Andy Warhol.
Siamo arrivati alla fine di questa straordinario percorso, completato da artisti come Guttuso, Emilio Vedova, Fontana, Burri e Manzoni.
Abbiamo percorso oltre cinque secoli d’arte tra antico e contemporaneo, tra pittura, scultura, arti applicate ed architettura. Un excursus indimenticabile.
Quando visitare la collezione di Palazzo Maffei
Trovi tutte le informazioni su palazzomaffeiverona.com/
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