Vi presento Vagabonda in Sardegna. Da Cagliari ad Olbia tra treni e corriere.
Non è il mio primo libro in assoluto. Ne ho scritti altri, su altri argomenti e come coautrice, ma questo è un libro “tutto mio” e scriverlo mi ha molto coinvolto emotivamente.
Perché? Perché scrivendo Vagabonda in Sardegna. Da Cagliari ad Olbia tra treni e corriere ho rivissuto le emozioni, le sensazioni del mio primo viaggio da sola, in un momento della mia vita particolarmente doloroso e questo mio andare lento per tre settimane senza compagni di viaggio, immersa in una realtà per me nuova, ricca di stimoli culturali e di bellezze naturali mi ha aiutato tantissimo. Mi ha fatto sentire di nuovo viva, pronta a recepire quello che il viaggio mi offriva: la possibilità dell’incontro con persone che sono entrate nella mia vita solo per un istante o per diventare mie amiche.
Ma parliamo di Vagabonda in Sardegna!
Come è nata l’idea di percorrere la Sardegna in treno, a tappe, da Cagliari a Olbia? Lo racconto all’inizio del libro come risposta alla domanda che mi ha fatto un’amica, quando le ho parlato del mio progetto: “Ma come ti è venuta questa idea?”.
Un giorno ho visto una pubblicità delle Ferrovie dello Stato: mostrava la Sardegna attraversata da sud a nord da un tratteggio. Era la linea ferroviaria che collega Cagliari ad Olbia passando per l’interno. Subito mi è venuta voglia di percorrere quella strada, di salire su quel treno e farmi trasportare da un capo all’altro dell’isola.
Ma di fianco a quel disegno, di fianco a quella strada che sembrava tagliare la Sardegna, c’erano tante altre cose. C’erano incredibili bellezze naturali, c’erano i nuraghi, c’era tutta la storia che nei millenni era stata vissuta in Sardegna. Come potevo passare di fianco a tutto questo e non fermarmi?
Poco alla volta, aggiungendo o talvolta (molto a malincuore) togliendo delle mete per limitare gli spostamenti all’utilizzo dei mezzi pubblici, si è formato un itinerario di massima, che poi ha dovuto tenere conto del tempo che avevo a disposizione. Così mi sono ritrovata, dopo giorni e giorni passati sulla mappa della Sardegna ad aggiungere e togliere, a modificare le date degli spostamenti, a rimpiangere quello che non avrei visto in questo viaggio (ma che vedrò sicuramente nei prossimi…), a definire l’itinerario di questo lento vagabondaggio “in solitaria” tra le suggestioni della ricca, antica cultura sarda.
La rete ferroviaria della Sardegna è composta da una solo linea, con pochissime deviazioni, ma è come la colonna vertebrale dell’isola. La attraversa tutta, da Cagliari ad Olbia. Questo “attraversare” il territorio evoca altri “attraversamenti”: storici, antropologici, culturali. È così che un semplice grafico ferroviario è diventato l’ispirazione per un viaggio nel tempo oltre che nello spazio fisico, terminato nel paradiso de La Maddalena e del suo arcipelago.
Un viaggio che ha mantenuto fede a ciò che lo ha ispirato: il treno o, in sua vece, la corriera. Mezzi pubblici che mettono in contatto con le persone e, per il loro stesso andare lento, con il territorio, il paesaggio.
Il mio viaggio è così diventato occasione di incontri, di scoperte magari minime ma importanti per cercare di capire, di conoscere, per quanto possibile nel breve tempo di un andare lento, quello che non sempre si conosce di quel “continente in miniatura” che è la Sardegna.
Vagabonda in Sardegna. Da Cagliari a Olbia tra treni e corriere, Andrea Pacilli editore, è già in libreria ed è acquistabile anche sul catalogo online della Feltrinelli. e di altre grandi librerie come Mondadori ed Hoepli.
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