Le Incisioni Rupestri di Capo di Ponte

da | Mar 14, 2022

incisioni rupestri capo di ponte

Cominciarono a raccontare sulle rocce quasi 10.000 anni fa. Poi continuarono per secoli, per millenni, dal Neolitico all’occupazione romana dell’arco alpino e alla sua cristianizzazione.

Erano gli incisori che in Val Camonica hanno lasciato traccia della vita e della spiritualità delle loro comunità sugli enormi massi levigati dall’erosione dei ghiacciai nel Parco delle Incisioni Rupestri di Capo di Ponte.

parco incisioni rupestri

Un incontro emozionante

Arrivo a Capo di Ponte per la presentazione al Museo Nazionale della Preistoria della mostra “Uno sguardo oltre le Alpi” con l’esposizione di rari reperti preistorici dal museo archeologico di Zurigo (fino al 22 maggio 2022). 

Non posso non ritornare al Parco delle Incisioni Rupestri, in quel bosco “magico” costellato di enormi massi dove una folla di guerrieri, di animali, di oggetti e di simboli sembra ritornare a vivere, a comunicare da un passato lontanissimo.

E’ mattino presto, il bosco è ancora deserto e la solitudine aumento il fascino e la suggestione di quei messaggi incisi sulle pietre. 

incisioni rupestri valcamonica

I più antichi risalgono al Neolitico, continuando fino all’Età del Bronzo affidati a figure isolate, schematiche, talvolta raggruppate simbolicamente. Dalla successiva Età del Ferro le figure  acquistano movimento: i guerrieri sono colti in combattimento e gli animali corrono la loro corsa immobile.

E’ a questo periodo che gli studiosi attribuiscono le incisioni rupestri del popolo dei Camuni, che diede il nome alla Val Camonica e che un arco di trionfo in Francia ricorda tra gli sconfitti della conquista romana dell’arco alpino, conclusa nel primo secolo prima di Cristo.

I cavalieri delle rocce

Sulla roccia 50 mi incuriosisce una incisione dell’Età del Ferro. Un uomo armato di spada sta in piedi su un cavallo in corsa. Perché? Forse rappresenta una cerimonia di iniziazione, una prova di abilità di un futuro guerriero? Sotto di lui due uomini sembrano combattere con ascia e lancia. Tutto rimanda a scene di guerra o, forse, a gare fra guerrieri.

incisioni rupestri cavalli

E’ un masso enorme, fitto di incisioni di uomini, cervi dalle lunghe corna, cavalli in corsa. 

Particolarissimi i motivi di uccelli acquatici, incisi fin dall’inizio dell’Età del Ferro, e della ”barca solare” che termina a testa d’uccello.

Un motivo antichissimo che gli studiosi fanno risalire al XIII secolo a.C., diffusosi in Italia dal Vicino Oriente e inciso su questa roccia ben sette secoli più tardi. Probabilmente un riferimento sacro, un culto al sole o agli antenati, trasportati nel mondo dell’al di là da una barca che, come gli uccelli, può volare sulle acque che separano i vivi dai morti.

incisioni rupestri lettere retich

Inaspettatamente, tra guerrieri che combattono e scene di caccia al cervo compaiono i segni di una scrittura. Forse, in queste valli alpine siamo ancora agli albori della scrittura. Le iscrizioni sono lettere dell’alfabeto retico, una lingua non appartenente alle lingue indoeuropee, diffusa lungo l’arco alpino prima della conquista romana e non ancora decifrata. 

Il mistero inciso nelle rocce

Non tutte le figure raccontano una storia che noi riusciamo a capire. Molte racchiudono un enigma che sfida chi lo vuole penetrare.  Cosa significheranno quei disegni quadrati che sembrano terminare in un manico? E il significato del labirinto inciso sulla grandissima roccia 1?

incisioni rupestri labirinto

La rappresentazione più misteriosa del mondo antico qui è accompagnata da due uomini che si sfidano in duello, legati per le gambe, mentre un altro sembra che stia per entrare nell’intricato intreccio di percorsi. Più in alto un uccello e ancora la strana figura quadrata.

Altre rocce, altri racconti. Un personaggio piumato che corre (o che danza) sembra darmi un saluto di commiato mentre percorro la passerella lunga la grandissima roccia ondulata segnata dai primi raggi del sole.

incisione rupestre capo di ponte

In latino le ultime incisioni rupestri

La valle è ormai conquistata. Accanto alle figure di guerrieri che non hanno potuto fermare l’avanzata romana, sulle stesse rocce cariche di storia e di incisioni dai misteriosi significati di cerimonie e di culti religiosi compaiono, forti e inequivocabili, le abbreviazioni di iscrizioni latine.

La storia dei Camuni si sta avviando verso l’integrazione nella società romana ed io sto terminando il mio giro solitario. 

Ormai il sole ha superato la cima del Pizzo Badile e illumina, esaltandone la bellezza, la cresta dentata del Concarena. Le due montagne sacre dei Camuni si fronteggiano, quasi a racchiudere e custodire il mistero inciso e raccontato per lunghi secoli sulle rocce dai “Camuni […]  tribù alpine, scesero in guerra, ma furono conquistate e sottomesse da Publio Silio»  (Cassio Dione, Storia romana).

concarena Val Camonica

Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri

Località Naquane – Capo di Ponte (Brescia)

per info per la visita vedi qui