Siamo ritornati a Framura, una località ligure vicino a Levanto e alle più famose Cinqueterre.
Noi ci ricordiamo il paradiso che erano le Cinqueterre e il sentiero che le univa con faticosi saliscendi e lunghe gradinate che dai paesi in riva al mare salivano fino a mezzacosta. Allora il sentiero era stretto, non protetto, bisognava stare attenti a non scivolare lungo il pendio, ma la bellezza e la pace di quelle lunghe (e per me faticose) passeggiate che ripetevamo ogni anno ci sono rimaste nel cuore.
Poi, man mano, le cose sono cambiate. Sul sentiero si incontravano sempre più persone, fino al punto che in certi giorni e in certe stagioni dell’anno si percorreva il sentiero in fila indiana. E non siamo più ritornati alle Cinqueterre fino a pochi mesi fa.
Ci siamo ritrovati con sgomento tra una folla indicibile, sbarcata in continuazione dai traghetti e soprattutto da enormi navi da crociera. Lungo le strette vie dei paesi si camminava urtando di continuo centinaia di persone. E ci domandavamo che senso avesse tutto ciò. Davvero in quella condizione i nuovi visitatori avrebbero capito/goduto l’incanto delle Cinqueterre?
E poco tempo fa la notizia che un territorio così piccolo e così fragile non può sostenere il continuo urto di grandi masse e si pensa al numero chiuso.
Queste le riflessioni che facevamo ritornando a Framura rimasta, anche grazie alla sua conformazione (borghi sparsi tra la collina e il mare), meno affollata delle località vicine. Quindi più in grado di offrire un soggiorno adatto a chi sa apprezzare pace, vita in borghi autentici, possibilità di lunghe passeggiate sulle colline con una stupenda vista del mare sottostante.
Un mare bellissimo e scenografiche spiagge rocciose, affollate solo nei canonici mesi estivi.
Framura sarebbe rimasta così o anche questo delizioso paese si sarebbe “sviluppato” come le Cinqueterre?
Abbiamo quindi pensato di chiedere a Enrico Barbieri di Framura Turismo qual è la loro idea di sviluppo turistico.
Vagabondiinitalia.it Dopo aver visitato Framura ed averne conosciuto le particolarità (borghi posti a diversa altitudine tra litorale e collina), ci domandiamo qual è il vostro progetto di sviluppo turistico. Per spiegarci meglio, come si relaziona il sostegno al turismo balneare con quello rivolto alla promozione di un turismo più lento, naturalistico (e, perché no, enogastronomico), pensato per chi ama la quiete e la bellezza dell’entroterra?
Enrico Barbieri La nostra idea è quella di un turismo fatto di persone a cui piace conquistarsi la bellezza, che ama esplorare, anche se costa un po’ di fatica. La dislocazione dei borghi di Framura ci aiuta in questo senso, producendo una sorta di “selezione all’ingresso”.
Il mare e l’entroterra a Framura sono due facce della stessa medaglia e questo territorio è in stretta connessione con le nostre produzioni agroalimentari. Sta a noi, ma anche e soprattutto agli operatori e ai produttori, rendere evidente questa connessione, far capire ai turisti che stanno mangiando e bevendo ciò che li circonda. E’ la logica del bello al servizio del buono e viceversa.
Vagabondiinitalia.it Abbiamo letto che si sta allungando la Via del Mare, la bellissima passeggiata incastonata nella scogliera che già collega la spiaggia Torsei con la spiaggia Vallà. A breve la Via del Mare raggiungerà anche la spiaggia Arena, l’ultima delle spiagge di Framura raggiungibili a piedi attraverso suggestivi sentieri. La promozione delle spiagge può essere fatta salvaguardandone almeno una per chi non ama i grandi affollamenti. Su quel tratto di costa ci sono già tante spiagge accessibili a tutti, perché non lasciarne una per chi è disposto a fare una piccola fatica per raggiungere una spiaggia un po’ meno affollata? A ognuno il suo….
Enrico Barbieri La promozione delle spiagge è un fattore importante in una località di mare. Capisco la tua paura, che è propria di tanti amanti di Framura, di vedere le spiagge un tempo romanticamente isolate messe alla portata di tutti. E’ anche vero però che lo sviluppo turistico di Framura passa anche dall’aumento dell’indotto proveniente dal “fattore mare”. Ecco perché vogliamo che tutto il litorale sia raggiungibile comodamente. Le nostre spiagge, comunque, vanno un po’ conquistate. Chi cerca spiagge di sabbia e ombrelloni non viene da noi oppure non ci torna.
Nonostante questa conquista sia stata resa un po’ più facile con la Via del Mare e con la pista ciclabile, le nostre rimangono spiagge per un certo tipo di turista, che non è quello medio. La nostra passeggiata mare è più comoda del vecchio sentiero, ma non è comunque così pianeggiante. Non presenta quelle caratteristiche e quei servizi propri di una classica passeggiata mare. Le nostre spiagge rimangono selvagge, sassose, rocciose. Con il prolungamento della Via del Mare fino alla spiaggia Arena si tornerà poi a valorizzare il vecchio sentiero, un tempo l’unica via per arrivarci. Si verrà infatti a formare un anello: la passeggiata all’andata e il sentiero in salita al ritorno o viceversa.
Vagabondiinitalia.it Non temete di riprodurre il tipo di promozione turistica delle Cinqueterre? Prima hanno spinto per rendere accessibili al massimo i borghi ed ora devono ricorrere al numero chiuso per l’eccesso di presenze. Non si tratta ovviamente di chiudersi al turismo, ma di selezionare il tipo di turismo adatto al proprio territorio, lasciando ad altre località dalle diverse caratteristiche ambientali un turismo massiccio e riservandosi un turismo più riflessivo, più attento alle caratteristiche di ogni località. Magari interessato ad approfondire la storia e la cultura del territorio. Voi cosa ne pensate?
Enrico Barbieri Il nostro modello di turismo tiene conto del nostro territorio, simile al loro ma alla fine molto più difficoltoso. I loro borghi si raggiungono tranquillamente in treno. I nostri no. Se un turista soggiorna a Costa deve sempre andare a comprare il latte a Setta. Questo può risultare una pecca per il turista medio ma, allo stesso tempo, un valore aggiunto per un turista più esperienziale.
E’ chiaro che il mare attira molto turismo esclusivamente balneare ma questo avviene quasi solo a luglio e agosto. Il resto dell’anno il nostro territorio è principalmente meta degli amanti della natura e del trekking.
La promozione delle spiagge è un fattore importante in una località di mare. Questo è ovvio. Ma la promozione che facciamo non è semplice marketing, bensì il risultato di tanto lavoro finalizzato alla salvaguardia dell’ambiente. La Bandiera Blu [che Framura ha conquistato per la quinta volta consecutiva N.d.R.] non è solo la certificazione della pulizia dell’acqua ma un premio che viene dato alle località che di anno in anno si adeguano a parametri naturalistici sempre più stringenti. Nel nostro mare vengono pescati i pesci che i turisti trovano nei nostri migliori ristoranti, ed ecco che ritorna la stretta connessione tra l’ambiente e i prodotti tipici. E ancora una volta sta alla nostra bravura e a quella dei ristoratori mettere in evidenza questa connessione. Affinché il turista che sceglie Framura lo faccia per questa simbiosi tra uomo e natura.
Grazie Enrico, siamo sicuri che Framura Turismo saprà conservare il tesoro del proprio territorio e delle proprie spiagge. Buon lavoro, amici!
Come arrivare a Framura
In treno da Levanto a Framura con Trenitalia
Navetta dalla stazione di Framura per i borghi dell’entroterra
Informazioni sul turismo a Framura
Le Cose Buone della signora Enrica si trova a Setta, gastronomia e alimentari
Su Agriturismo e apicoltura Il Laghello di Amina vedi Laghello di Amina: serenità a Framura
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