Durante il nostro itinerario Da Cividale a Trieste: un assaggio di Friuli ci hanno affascinato i reperti longobardi ammirati a Cividale, dallo stupendo Tempietto Longobardo agli altri tesori conservati al Museo Cristiano con l’Altare di Retchis e il Battistero di Callisto e al Museo Archeologico con la copertina del Vangelo detta la Pace del Duca Orso e le croci d’oro con pietre preziose.
Non potevamo quindi mancare questa bellissima mostra al Castello Visconteo di Pavia, dove abbiamo ritrovato gli stupendi oggetti, le lapidi istoriate ed i corredi funerari che già avevamo potuto vedere a Cividale.
L’importanza dei nuovi studi per “Longobardi. Un popolo che cambia la storia”
La mostra è il punto di arrivo di 15 anni di ricerche e di nuove indagini archeologiche su siti altomedievali e su molti materiali custoditi nei depositi dei musei. Un lavoro di grande importanza scientifica, riconosciuto a livello internazionale.
Dopo le tappe italiane (Pavia e Napoli), infatti, i “Longobardi. Un popolo che cambia la storia” ad aprile 2018 verrà ospitata al Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo. Un riconoscimento per la più importante mostra mai realizzata su questo popolo che tanta influenza ebbe sulla storia del nostro paese.
In mostra circa trecento reperti provenienti da oltre ottanta sedi museali di tutta Italia.
I Longobardi si spinsero dal Friuli fino alla Calabria e solo l’intervento armato di Carlo Magno pose fine nel 774 al regno dei Longobardi dell’Italia settentrionale, con capitale Pavia. Sopravvisse il ducato, poi principato, di Benevento fino all’XI secolo.
La mostra testimonia questa loro diffusione su tutta la penisola, esponendo opere provenienti da oltre ottanta musei ed enti prestatori e rappresentando trentadue siti e centri longobardi. Un colossale lavoro di ricerca che ha impegnato per molti anni una cinquantina di studiosi.
Il percorso della mostra
Otto sezioni tematiche, corredate da installazioni multimediali, ci hanno accompagnato nella grande avventura dei Longobardi, dall’esodo dalla terra d’origine fino alla costituzione dei potenti regni e ducati in Italia.
- Goti, Franchi e Longobardi in Pannonia
- Le necropoli
- Città, castelli e campagne in un’economia frammentata
- Culto e potere
- La scrittura e le sue immagini
- La terra dell’Impero: l’Italia nell’Europa franca
- Il sud. La terra dei principati: Benevento, Salerno e Capua
- Il sud. I monasteri di Montecassino, S. Vincenzo al Volturno, S. Sofia di Benevento
La Pavia dei Longobardi
La città conserva bellissime cripte e preziose basiliche di epoca longobarda che meritano assolutamente una visita.
Citiamo i luoghi imperdibili di una visita a Pavia in un “itinerario longobardo”:
- Sezione longobarda dei Musei Civici
In particolare:
– i due plutei di Santa Maria Teodote
– le oreficerie
– le epigrafi funerarie di illustri personaggi pavesi (sovrani, nobili e badesse) - Le cripte
– cripta di Sant’Eusebio
– ex monastero di San Felice
– chiesa di San Giovanni Domnarum - Basilica di San Michele Maggiore
– fondata originariamente come cappella palatina longobarda
– luogo solenne di incoronazione regale per i sovrani italici - Basilica di San Pietro in Ciel d’Oro
– custodisce le spoglie di Sant’Agostino traslate a Pavia dal re longobardo Liutprando
– lo stesso sovrano trovò sepoltura all’interno della basilica
La mostra a Pavia e a Napoli
Longobardi. Un popolo che cambia la storia è esposta al Castelo Visconteo di Pavia dall’1 settembre al 3 dicembre 2017.
Proseguirà per Napoli, dove sarà ospitata al Museo Archeologico Nazionale fino al 25 marzo 2018.
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