Nei giorni del solstizio d’estate, il periodo magico delle giornate dalle lunghe ore di luce, ad Acceglio nello scenario incantevole della Val Maira, si è svolto Solstizio, la festa del Turismo dolce sulle Alpi.
Tre giorni di camminate, incontri, scambi tra chi la montagna la abita, la vive, la ama. E ne cerca uno sviluppo diverso che non la consumi.
Non abbiamo potuto essere presenti a Solstizio, ma ne condividiamo le premesse e soprattutto gli obiettivi futuri. Un turismo rispettoso della natura e dell’ambiente (anche urbano) è infatti lo stile di noi “Vagabondi in Italia” che amiamo e pratichiamo “viaggi lenti per gustare l’Italia” .
Il turismo dolce, quello dei viaggi lenti, è un turismo”bello” che riscopre, tutelandola, la grande bellezza diffusa del nostro Paese, soprattutto delle sue “aree interne”, quei meravigliosi luoghi dimenticati dal turismo distratto, veloce e distruttore di risorse.
Al termine del grande raduno, i partecipanti hanno sottoscritto il Manifesto Programmatico del Turismo Dolce.
Vi proponiamo il testo del manifesto, con il nostro augurio di lente vacanze in una lunga, dolce estate.
Manifesto Programmatico del Turismo Dolce
«Se la parola “futuro” ha un senso, se siamo disposti a imparare dagli errori del passato, se vogliamo consegnare la biodiversità delle alte terre alle nuove generazioni, dobbiamo ammettere che il turismo alpino è a un bivio.
Si tratta di decidere se puntare su un modello realmente sostenibile dal punto di vista ambientale ed economico, oppure sperare ancora nel miracolo dei motori, dei grandi impianti e delle pesanti infrastrutture che consumano le bellezze e i silenzi della montagna, lasciandoci più poveri.
La scommessa del turismo dolce s’incrocia con la sfida sociale ed economica delle aree interne e della cosiddetta “Italia minore”. Si tratta di un tema di grande urgenza e attualità, sul quale si gioca il futuro dell’Italia e dell’Europa e nel quale il ruolo pilota delle Alpi può giocare una partita fondamentale, a livello nazionale e internazionale.
Il turismo dolce è diverso dal turismo di massa perché è profondamente inserito nella realtà del territorio e nella vita delle comunità.
Riguarda le attività produttive e culturali, dalla caseificazione di pregio alle coltivazioni biologiche, dalla divulgazione naturalistica alla promozione escursionistica.
Il turismo dolce è capace di adattarsi alla domanda modulando l’offerta in base al luogo, al tempo e alla congiuntura climatica, coprendo anche le mezze stagioni.
È un turismo morbido che non danneggia l’ambiente ma lo valorizza, non urla ma dialoga, e cresce lentamente con la possibilità di fermarsi, correggere e ripartire su nuovi sentieri.
Utilizza e valorizza gli unici beni di cui l’Italia è incredibilmente ricca senza rendersene conto – la natura, la cultura, l’arte e la bellezza – e si sposa con l’agricoltura di qualità.
Turismo dolce e produzione pulita, in due parole sweet and slow, sono l’unico futuro credibile per le Alpi e per le aree interne del nostro paese».
Link per informarsi sul turismo dolce sulle Alpi
Solstizio – turismo dolce nelle Alpi
T.r.i.P: Montagna – Turismo responsabile in Piemonte
Festival Il Richiamo della foresta
Per conoscere la Valle Maira e praticare turismo dolce
www.vallemaira.org
www.invalmaira.it
www.percorsioccitani.com
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Foto di copertina di Luca Giarelli