Un’architettura avveniristica in alta montagna. Ė quello che ho trovato alla Baita Oberholz , nel comprensorio sciistico Obereggen in Val d’Ega.
Avevo letto di questa realizzazione di due giovani architetti: Pavol Mikolajcak e Peter Pichler, quest’ultimo allievo e collaboratore di Zaha Hadid, l’architetta irachena che ha progettato la Torre Hadid e il Residential Complex, il complesso residenziale polifunzionale di CityLife, nuovo simbolo della Milano contemporanea.
Naturalmente non vedevo l’ora di andare a vedere la Baita Oberholz dal vivo e non solo in foto.
L’occasione si è presentata quando sono stata invitata a Nova Ponente da Christine Senoner di IDM Südtirol Alto Adige, che. mi ha accompagnato a visitare questa bellissima struttura.
Le caratteristiche architettoniche della Baita Oberholz
La Baita Oberholz si inserisce perfettamente nel paesaggio, riproponendo all’esterno, come primo impatto visivo, i moduli classici dell’architettura di montagna con i suoi tetti a due falde, rivisitandoli con linee essenziali e grandi vetrate che aboliscono la tradizionale opposizione interno-esterno.
Questa continuità spaziale mi ha subito affascinato.
Un’idea apparentemente semplice ma di grande effetto che si è riproposta all’interno, dove le tre vetrate diventano cornice di altrettante magnifiche catene montuose e la vista spazia senza interruzioni sulle cime delle più belle montagne delle Alpi Centrali, che dalla terrazza esterna si possono ammirare in un cerchio completo a 360°.
Lo spettacolare interno della Baita Oberholz
Linee sinuose e avvolgenti di travature di legno di abete rosso “calano” dall’alto, modulando gli spazi e dando un caldo senso di protezione, esaltato dalla presenza di spazi più raccolti che si differenziano nel grande spazio comune che ospita il bar e il ristorante.
Un insieme estremamente raffinato ed accogliente, che invita a una sosta serena.
Mangiare alla Baita Oberholz
Il ristorante della Baita Oberholz è all’altezza dell’ambiente che lo ospita, con piatti che attualizzano la cucina tradizionale o propongono irresistibili accostamenti come il risotto al pino mugo con mozzarella di bufala e carne di manzo affumicata.
Io mi sono lasciata attrarre da una zuppa con canederlo (sì uno, ma gigante!) schiacciato,
mentre Christine ha preferito un succulento piatto di carne per finire condividendo l’immancabile Kaiserschmarren (ricordate le dolci frittatine dell’Imperatore? vi abbiamo dato la ricetta qui) con purea di mele e marmellata di mirtilli.
Il panorama visto dalla Baita Oberholz
Un ambiente accogliente e raffinato ed un’ottima cucina sono racchiusi in un panorama straordinario.
Dalla terrazza e dalle vetrate della Baita Oberholz si possono vedere molte cime di catene fra le più belle delle Alpi:
- Catena del Lagorai – Cima di Cece
- Gruppo delle Dolomiti di Brenta – Cima Tosa
- Gruppo della Presanella – Cima Presanella
- Gruppo dell’Ortles – Ortler
- Alpi Venoste di Levante – Wildspitze
- Cresta di Saldura – Punta di Oberettes
- Gruppo di Tessa – Monterosso
- Alpi Breonie – Pan di Zucchero
Come arrivare alla Baita Oberholz (comodamente)
Da Bolzano per Nova Ponente servizio di bus linea 180. La stazione delle corriere è di fianco alla stazione ferroviaria.
Da Nova Ponente una navetta ski bus raggiunge Obereggen, dove la seggiovia conduce direttamente alla Baita Oberholz.
Come arrivare alla Baita Oberholz (da veri “montanari”)
Da Predazzo servendosi della cabinovia fino al rifugio Gardoné e della seggiovia fino a Passo Feudo (sentiero nr. 22) e da Pampeago con la seggiovia Latemar (sentiero nr. 9 e nr. 23) , proseguendo a piedi per circa un’ora e mezza lungo i sentieri del Latemarium.
Dalla stazione a monte dell’impianto di risalita “Oberholz” un brevissimo sentiero (20 m.) conduce direttamente alla terrazza panoramica e all’ingresso del rifugio.
I sentieri estivi e invernali nr. 9 + nr. 18 conducono da Obereggen fino a Oberholz in circa un’ora e mezza di cammino.
Obereggen Latemar AG-SpA
Obereggen 16
I-39050 Deutschnofen-Nova Ponente
+39 0471 618 299 /
www.oberholz.com
oberholz@latemar.it
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