L’edificio della nuova sede della Fondazione Feltrinelli è parte del grandioso rinnovamento architettonico di Milano, ma mi ha sempre suscitato delle perplessità nel suo rapporto col contesto urbano preesistente.
In zona Porta Volta, tra viale Pasubio e viale Crispi, adiacente ai vecchi caselli daziari di epoca napoleonica e di fronte a case della “vecchia Milano”, fin dalla sua inaugurazione il 13 dicembre 2016 l’edificio progettato dallo studio svizzero Herzog & de Meuron fa discutere ammiratori e detrattori (ma ci sono anche gli irriducibili perplessi come me). Come tutte le opere molto innovative, anche la nuova sede della Fondazione Feltrinelli ha suscitato discussioni e polemiche per le sue forme “aguzze”, spigolose, che a me richiamano l’architettura tradizionale dei paesi nordici ma non hanno riscontro nella tradizione architettonica milanese e che si impongono in un quartiere dallo stile tradizionale.
Per cercare di capire meglio questo edificio che non riusciva a convincermi, ho pensato di seguire una visita guidata da un architetto (chi meglio di un architetto può spiegare il perché delle scelte stilistiche di un altro architetto? almeno così pensavo io).
Ci ritroviamo in piazza Baiamonti, dove si affacciano gli uffici Microsoft. La mia perplessità permane. Non riesco a condividere l’affermazione della guida che l’edificio si inserisce nel contesto stilistico del quartiere e che si adegua alle case di viale Pasubio, visibili nella foto. Mi sembra invece che l’imponente piramide di vetro sovrasti le costruzioni preesistenti. Il casello daziario sembra quasi inghiottito da una presenza prepotente.
Percorriamo il lato su viale Pasubio e ci accorgiamo che “l’edificio” in realtà sono due edifici gemelli, separati solo da uno stretto passaggio, quasi invisibile a chi fa scorrere lo sguardo sulla loro superficie laterale, scandita da marcapiani sporgenti e da finestre che si ripropongono per tutta la lunghezza degli edifici.
Di nuovo non mi riesce di capire come per l’aspetto laterale di questa costruzione (cito testualmente) “gli architetti si sono ispirati alla tradizione delle cascine lombarde, costituite da moduli che si ripetono” e per le facciate addirittura al “Duomo di Milano”. Mah !
L’insieme dei due edifici è paragonabile a un parallelepipedo irregolare, dagli angoli acuti e “fuori asse”.
Questa sua particolarità ha comportato la ricerca di particolari accorgimenti tecnici anche per le vetrate, che permettono allo sguardo esterno di oltrepassare gli spazi interni e di ricongiungersi in uno scambio interno-esterno, con gli spazi della città che lo circondano.
Ogni elemento, anche strutturale, concorre all’esaltazione di uno stile fortemente centrato sulla spigolosità, sull’acutezza degli angoli.
In uno dei due edifici ha sede la Fondazione Feltrinelli, con la sua biblioteca aperta al pubblico, l’altro è occupato dall’attuale sede milanese di Microsoft.
La nostra visita prosegue all’interno della Fondazione Feltrinelli, guidati da un dipendente che ci porta anche nei sotterranei, adibiti a modernissimo deposito della biblioteca,
la cui sala di lettura si trova all’ultimo piano ed è stata attrezzata con postazioni di lettura multimediali. Al momento della nostra visita non è stato possibile accedere alla sala di lettura, occupata da una conferenza stampa, e mi sono accontentata di fotografare le vetrate del corridoio esterno, dai grandi costoloni inclinati e ruotati verso l’interno.
Uffici ed aule per incontri e seminari occupano il secondo e il terzo piano, mentre il primo piano è destinato a proiezioni e rappresentazioni artistiche dal vivo ed è dotato di sofisticate attrezzature tecnologiche.
Per motivi di sicurezza (occorreva tenere unito il gruppo) abbiamo utilizzato gli ascensori. Io sarei volentieri salita e scesa a piedi per il piacere di usare una bellissima scala dagli scalini in legno e con una struttura dal design di grande stile.
La visita finisce a piano terra, attraversando per uscire una grande libreria di quasi quattrocento metri quadrati, con bar e tavolini per una sosta di fronte alle grandi vetrate sullo spazio retrostante non ancora terminato e che diventerà una zona verde pubblica con piste ciclabili, realizzata in modo da valorizzare i resti delle mura spagnole.
E’ stato sicuramente molto interessante visitare gli spazi interni della Fondazione Feltrinelli, tutti molto eleganti e con attrezzature tecnologiche di alto livello. Non è stata però superata la mia “perplessità” sulla scelta stilistica esteriore, soprattutto alla luce della ripetuta dichiarazione della nostra guida della volontà degli architetti di far dialogare l’edificio con il contesto urbano circostante.
Per saperne di più
Fondazione Giangiacomo Feltrinelli
Viale Pasubio, 5 – 20154 Milano
Tel. +39 02 4958341
La Sala Polifunzionale è aperta per visite dalle 9.30 alle 17.30 dal lunedì al venerdì.
La Sala di Lettura è aperta al pubblico con i seguenti orari: lunedì – giovedì dalle 9.30 alle 17.30; venerdì dalle 9.30 alle 13.00.
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