A Moresco, l’incantevole borgo delle Marche che porta il mio nome, abbiamo mangiato in piazza, sotto i portici di quella che era una navata della chiesa di Santa Maria in Castro, degli ottimi maccheroncini di Campofilone, un paese poco lontano e famoso per la sua pasta, i maccheroncini, per l’appunto.
Perché “maccheroncini” ?
Il termine maccheroni era un tempo usato per indicare tutti i tipi di pasta. È solo nel 1819 che viene registrato per la prima volta in un dizionario il termine spaghetti per indicare la pasta lunga e sottile. Ancora oggi in molte zone del Meridione si usa il nome maccheroni per tutti i tipi di pasta.
I maccheroncini di Campofilone sono una lunga pasta all’uovo, tanto delicata e sottile da poter essere cotta direttamente nel sugo, al massimo per un minuto. Oppure appena sbollentata e poi condita sulla spianatoia di legno dove verrà intrisa di sugo venendo continuamente sollevata per “arieggiarla”, impedendo che si attacchi.
Noi l’abbiamo gustata diverse volte e possiamo garantire che il risultato è… superbo!
Ma come sono sottili i maccheroncini di Campofilone !
Curiosi di capire come si ottenesse una pasta così delicata e sottile, abbiamo chiesto come si facessero. Ci hanno spiegato che la delicatezza e la sottigliezza della sfoglia, caratteristiche irrinunciabili dei maccheroncini, sono ottenute grazie all’osservanza di rigide regole di impasto degli ingredienti:
• Farina di grano tenero o semola di grano duro
• da un minimo di 7 ad un massimo di 10 uova fresche, allevate a terra (è escluso tassativamente l’uso di qualsiasi altro tipo di liquido per impastare la farina) per ogni kg di semola o di farina
• sale
La pasta, stirata a uno spessore di 0,3-0,7 mm, arrotolata e tagliata a una larghezza da 0,8 a 1,2 mm. viene poi messa ad asciugare su fogli di carta. La sua essicazione lenta garantisce alla pasta la capacità di trattenere una quantità di condimento superiore alla pasta comune, aumentando la bontà del piatto.
Noi abbiamo gustato i maccheroncini con un sugo di carne, ma si possono preparare anche con sughi di pesce (con melecche, piccoli scampi sgusciati, e cazole, uova di merluzzo, ad esempio). Una variante più raffinata prevede l’uso del tartufo nero. Ma i maccheroncini sono talmente buoni che il loro sapore viene esaltato anche solo da olio extravergine di oliva e parmigiano.
La Sagra Nazionale dei Maccheroncini di Campofilone
Tutti gli anni la Proloco di Campofilone organizza nella prima decade di agosto la Sagra Nazionale dei Maccheroncini di Campofilone, che vengono serviti secondo la ricetta tradizionale con ragù di carne e pecorino.
Con l’occasione si può fare scorta di questa straordinaria pasta presso i produttori artigianali, che dal 2008 si sono consorziati per salvaguardare le caratteristiche dei Maccheroncini di Campofilone, la prima pasta all’uovo italiana ad avere ottenuto nel 2013 il marchio europeo IGP (indicazione geografica protetta).
Una curiosità
La prima citazione di questa pasta si trova in una corrispondenza dell’abbazia di Campofilone del 1400, dove veniva definita “Maccheroncini fini fini”.
Quando a metà ‘500i vescovi e i cardinali europei si riunirono nel Concilio di Trento, portarono con sé cibi e bevande dei territori di provenienza. In quella occasione i maccheroncini di Campofilone furono conosciuti (e sicuramente molto apprezzati) anche oltre i confini del territorio d’origine.
Come arrivare a Campofilone
Campofilone non dispone di una propria stazione ferroviaria. La stazione più vicina è quella di Pedaso (a 2 km circa).
Ancona – Pedaso www.trenitalia.it ca. 1 ora
Ancona-Campofilone con autolinee Trasfer ca. 2 ore
Per andare alla Sagra dei Maccheroncini di Campofilone
Contattare la Proloco
Sul sito sono indicati anche ristoranti e alloggi a Campofilone
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