La visita di Pontremoli ci ha regalato emozioni diverse.
Entrati nel suo centro storico, subito ci ha colpito l’atmosfera di un antico fasto.
Palazzi signorili, in parte apparentemente dismessi, si affacciano su strade strette lastricate, di impianto medioevale.
Pontremoli, città antica
Arcate, sottopassi si susseguono invitandoci a percorrerli, a seguirli nell’esplorazione della città.
Scale buie sfociano in squarci di luce davanti a portoni sbarrati e una piccola scritta avvisa che siamo nella “Piazzetta dell’orto vecchio”.
Tutto a Pontremoli è intriso di storia. Una storia antica.
Una targa ricorda che in Piazzetta San Geminiano l’imperatore Federico II nel 1249 fece accecare il poeta Pier delle Vigne, consigliere imperiale, accusato di tradimento. Un’accusa cui Dante nel XIII Canto dell’Inferno rende giustizia con le parole dello stesso Pier delle Vigne, che dal girone dei suicidi proclama la sua fedeltà all’imperatore, spinta fino all’atto estremo del suicidio per proclamare la propria innocenza.
Da Pontremoli passavano importantissime vie di collegamento verso Parma e Piacenza oltre alla Via Francigena, che fecero la fortuna economica della città.
Sul territorio della Val Magra fiori una civiltà ancora misteriosa che ha lasciato traccia nelle affascinanti statue stele raccolte, in parte, nel Castello del Piagnaro di Pontremoli.
Il nostro viaggio a Pontremoli era finalizzato proprio alla visita del Museo delle Statue Stele Lunigianesi (vedi il nostro articolo Le statue stele della Lunigiana. Un mistero millenario), ma la città si è rivelata molto di più di un semplice passaggio verso il Castello del Piagnaro, che ospita il museo.
Le statue che ornano i balconi e le facciate degli antichi palazzi, le vie strette in penombra creano un percorso affascinante fino ad arrivare alla luminosità della piazza della Repubblica, dove ci sediamo per una sosta, proprio davanti alla Fiera del Libro.
Pontremoli, la “città del libro”
Pontremoli è la “città del libro, sede del Premio Bancarella, importante premio letterario, l’unico promosso dai librai. Viene assegnato dall’Associazione dei librai pontremolesi e i vincitori ricevono una ceramica artistica raffigurante “S.Giovanni di Dio”, il santo spagnolo che fu anche venditore di libri.
Pontremoli infatti è la patria dei librai ambulanti, i “bancarellai”.
A partire dalla fine ‘800 generazioni di librai ambulanti partirono da Pontremoli e dall’alta Lunigiana verso le campagne del Nord Italia. Ognuno aveva una zona di vendita, un’organizzazione questa che permetteva di non farsi concorrenza e danneggiarsi l’un l’altro.
Così, di città in città, ma soprattutto nelle campagne, di paese in paese, i bancarellai della Lunigiana portarono con i loro banchetti i libri in zone dove ce n’erano ben pochi. E qualcuno di loro, fatta un po’ di fortuna, riuscì ad aprire un vero negozio, una libreria, nelle città e nei paesi.
Ė a questa bella tradizione che si richiama il Premio Bancarella, istituito nel 1952. Qualcuno dice che è un premio che “porta fortuna”. A partire dal suo primo vincitore, Ernest Hemingway con il Vecchio e il Mare, e poi con Pasternak con Il dottor Zivago e Singer con La famiglia Moskat, il premio, qualche volta, anticipa addirittura il Nobel !
Dal lato opposto della piazza il Caffè degli Svizzeri. Un nome che ci incuriosisce e decidiamo di ritornare per lo spuntino di mezzogiorno, dopo la visita al museo.
L’interno mantiene una piacevole e familiare atmosfera da vecchio locale ottocentesco e, anche se lo spuntino non è eccezionale, siamo contenti ugualmente.
Una sosta piacevole, perfettamente in linea con lo stile della città.
Lo sapevate che…
- Pontremoli fu citata per la prima volta intorno al 990 d.C. nel celebre itinerario di Sigerico, arcivescovo di Canterbury come sosta numero XXXI della Via Francigena, che dall’Inghilterra portava a Roma.
- A proposito di pellegrini sulla Via Francigena, nella chiesa di San Pietro, ricostruita dopo i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, sul luogo dell’antica San Pietro de Confluentu, è conservata una lastra di pietra arenaria del XII sec. con inciso un Labirinto, raffigurazione del percorso spirituale, più che materiale, dei pellegrini.
Come arrivare a Pontremoli
- La Spezia Migliarina in circa 30’-45’ sulla linea per Parma si arriva a Pontremoli www.trenitalia.com
- Servizio Autobus: www.massa-carrara.cttnord.it
Arrivati a Pontremoli
Non dimenticate di visitare il Castello del Piagnaro e il Museo delle Statue Stele della Lunigiana. Assolutamente imperdibile.
Distanza Stazione FS – Castello del Piagnaro km 1,1 a piedi circa 15 minuti
Alloggiare a Pontremoli
Un’idea può essere quella di pernottare al Castello del Piagnaro.
http://www.statuestele.org
Tel. 0187.831439 – info@statuestele.org.
Per l’immagine di copertina ringraziamo il Comune di Pontremoli
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