Finalmente noi Vagabondi possiamo riprendere le nostre esplorazioni e i nostri viaggi lenti per gustare l’Italia! E se in questi primi giorni di “libera uscita” non abbiamo ancora fatto lunghe escursioni da raccontarvi, la bella mostra “A nostra immagine. Scultura in terracotta del Rinascimento da Donatello a Riccio”, allestita al Museo Diocesano di Padova, può essere un’ottima occasione per una gita.
La scultura in terracotta nel territorio di Padova
Ė una di quelle mostre che bisogna un po’ “andare a trovare”, non molto pubblicizzata fuori dal territorio, ma preziosa, elegante, ricca di stimoli di riflessione, non solo per gli esperti. La bellezza di quelle terrecotte, solo in un secondo tempo considerate sculture minori, non certo all’epoca della loro massima diffusione in chiese e conventi della Padova di metà ‘400, mi ha dato sensazioni diverse: dalla commozione serena al pathos delle Deposizioni.
Le prime impressioni sono per i visi dolcissimi di Madonne giovanissime, per i bambini dalle carni tenere e paffute, i visi asciutti e severi di asceti e di santi e per particolari incantevoli, come i riccioli delle pettinature femminili, forgiati con abilità ma soprattutto con la passione e l’amore dell’artista per la propria creazione.
Una creazione ottenuta “modellando sapientemente l’argilla con le mani, in un atto creativo che ripete quello di Dio che impasta l’uomo dal fango, nel famoso racconto della Genesi”.
“A nostra immagine”, un titolo che richiamandosi alla creazione dell’Uomo da parte di Dio, coglie l’essenza della creazione artistica, attraverso la quale l’artista infonde vita alla sua opera, in questo caso utilizzando la stessa materia che fu trasformata da “terra” ad essere vivente creato “a nostra immagine”.
Donatello e suoi allievi
Il grande Donatello mi accoglie con una sua Madonna con Bambino, tanto bella da divenire un’icona di riferimento per i suoi allievi, tra cui Bartolomeo Bellano, Giovanni de Fondulis, Andrea Riccio che copiano il modello del maestro senza perdere, pur nella ripetizione, grazia ed eleganza.
Dal Bambino seduto sulle ginocchia della giovane madre al Cristo abbandonato nella morte sulle ginocchia di una Madonna ormai anziana, dal viso sfigurato dal dolore, gli occhi pieni di angoscia, le labbra semichiuse in un grido intimo e silenzioso.
Con il termine della vita del Cristo mi avvio alla conclusione di questo percorso emozionante, che ho voluto ritornare a ripercorrere dall’inizio per rimanere ancora un po’ di tempo in compagnia di quelle figure così umane nelle loro espressioni di tenerezza, di sgomento, di dolore inconsolabile nelle indimenticabili Deposizione e Pietà del Riccio e di De Fondulis.
Progetto di restauro di sculture del Rinascimento
La mostra, che ho visitata subito prima della chiusura obbligata per la situazione sanitaria, è la conclusione del progetto Mi sta a cuore che tra il 2018 e il 2019 ha visto il compimento del restauro di tre sculture in terracotta del Rinascimento ed è visitabile fino al 27 settembre 2020. Consultare le modalità di accesso e di visita.
Museo Diocesano di Padova
Palazzo Vescovile
Piazza Duomo 12, 35141 Padova
tel. 049-8761924
info@museodiocesanopadova.it
Vuoi seguirci su Facebook e Instagram? Puoi trovare altre foto dei nostri vagabondaggi in Italia!