Sono passati più di trent’anni e in piazza Beccaria, nel cuore di Milano riapre il “mitico” Teatro Gerolamo, più bello di prima.
Ricordato dai “vecchi milanesi” come palcoscenico di indimenticabili spettacoli di marionette (quelle della prestigiosa compagnia Carlo Colla & Figli),
non ha più ospitato questi piccoli grandi personaggi da circa cinquant’anni, rassegnandosi a sopravvivere per un altro ventennio tra chiusure temporanee e riaperture altrettanto temporanee con spettacoli musicali e di varietà, ma perdendo irrimediabilmente con il tempo il suo fascino di “piccola Scala in miniatura”.
L’attuale proprietà del Teatro Gerolamo, la Società Sanitaria Ceschina, ne ha deciso la riapertura dopo importanti lavori di restauro durati un decennio e integralmente pagati senza il concorso pubblico.
Più che una semplice riapertura e un “semplice” restauro, è stata realizzata una vera e propria opera d’arte tecnica e tecnologica. Lavori strutturali per il risanamento statico, per nulla semplici dato che la sua particolarità consiste nell’essere parte di un edificio ad uso abitativo,
e lavori di vero e proprio restauro/rifacimento delle strutture lignee e delle decorazioni del foyer e della sala con le tradizionali raffigurazioni di strumenti musicali e medaglioni ottocenteschi dedicati a personaggi dello spettacolo, riportati in vita nella loro originalità.
Il Teatro Gerolamo risale al 1868 (fu progetto dall’arch. Mengoni, “padre” della Galleria Vittorio Emanuele di piazza Duomo) e le foto d’epoca non ne riportano, ovviamente, i colori originali. Si può solo sapere che i velluti delle poltrone e le tappezzerie nel corso degli anni sono stati di vari colori ma, prima delle Seconda Guerra Mondiale, mai rossi.
Restituendo continuità alla lunga vita del Teatro Gerolamo gli architetti hanno optato per un colore di base verde delicato, che ben armonizza con l’avorio e le sottili rifiniture oro delle decorazioni, riservando un tocco di rosso per le sedie dei palchi, come da tradizione dei teatri italiani.
Il Teatro Gerolamo si propone ora anche come spazio culturale, con due sale conferenze, una sala dedicata alle esposizioni e la caffetteria,
unite da una leggerissima “scatola di cristallo”, un ascensore così elegante che non solo armonizza ma completa esteticamente la grazia ottocentesca degli spazi.
Notevoli le attrezzature tecnologiche introdotte. Il palcoscenico è stato rimodulato su tre livelli per soddisfare diverse esigenze, compresi gli spettacoli di danza, mentre un sistema di monitoraggio unisce le varie sale e i camerini tramite tablet e monitor che collegano anche la biglietteria, le sale espositive e la caffetteria.
Il Teatro Gerolamo verrà “presentato” alla città con una serata dell’Ensemble Barocco dell’Orchestra Verdi (grazie alla sua acustica perfetta), per poi continuare con spettacoli di musica, prosa, danza rigorosamente di qualità, ripensati appositamente per il Gerolamo, senza sovrapposizioni con i cartelloni presenti sulla scena milanese.
E le marionette? Ci sarà una presenza fissa della compagnia Carlo Colla & Figli, che per decenni dal 1911 ha caratterizzato il cartellone del Teatro Gerolamo, e un festival annuale delle marionette !
Img: Corriere-Web-Milano – Eccoci al lavoro !
Curiosità
Perché il nome Teatro Gerolamo? Gerolamo è il primo nome di Gianduja, maschera simbolo di Torino e del Piemonte. Originaria di Asti, deve cambiare nome quando un fratello di Napoleone dà il nome Gerolamo al suo ultimogenito. Nell’800 il marionettista torinese Giuseppe Fiando apre a Milano un teatro stabile di marionette e dato il grande successo dei suoi spettacoli, nel 1868 la città fa costruire il Teatro Gerolamo, dal nome della marionetta più amata dai milanesi.
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