Tesori di Milano: San Gottardo in Corte

da | Ago 12, 2015

Milano, si sa, è gelosa delle proprie bellezze. Le nasconde agli sguardi frettolosi, distratti, impazienti. Ma è altrettanto generosa nel mostrarle a chi le sa scoprire. Non necessariamente i tesori di Milano sono nascosti, a volte sono proprio sotto gli occhi di tutti, ma non tutti li sanno vedere.

E’ il caso della chiesa di San Gottardo in Corte (semplicemente San Gottardo per i milanesi). Celeberrimo il suo bellissimo campanile gotico a base ottagonale che svetta vicinissimo al Duomo. Un vero gioiello in cotto, segnato da costolature bianche che evidenziano gli angoli dandogli maggiore slancio. Il campanile termina con un tripudio di deliziose colonnine bianche che lo alleggeriscono, arricchendo la decorazione e conferendogli leggerezza e slancio verso il cielo.

Quasi sconosciuta ai più la chiesa, restaurata a tempo di record, poco meno di nove mesi, dalle maestranze specializzate della Veneranda Fabbrica del Duomo, lo storico ente fondato nel 1387 da Gian Galeazzo Visconti per la costruzione della Cattedrale e da allora preposto alla sua conservazione. Dopo decenni di abbandono il riuscitissimo restauro della chiesa è testimone di una grande capacità organizzativa ed operativa.
Dal 5 maggio, ricorrenza liturgica di San Gottardo e giorno della solenne inaugurazione e presentazione del restauro, questo piccolo (per dimensioni) gioiello è ritornato ad essere uno dei luoghi che fanno innamorare di Milano.

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Via delle Ore, che prolunga via Pecorari, dedicata all’architetto cremonese che progettò il complesso di San Gottardo e dove c’è l’ingresso di quella che fu la cappella palatina dell’antico Palazzo Ducale (l’attuale Palazzo Reale), contribuisce con il suo nome a farci ritornare indietro nel tempo. Racconta infatti il cronista trecentesco fra’ Galvano Fiamma che proprio sul campanile di San Gottardo in Corte venne installato il primo orologio pubblico della città (e, quasi sicuramente, d’Italia). Un orologio che batteva con una campana le 24 ore a partire dalla prima ora successiva al tramonto. Il complesso automatismo impressionò talmente i milanesi che tutta la contrada venne indicata come Contrada delle Ore.

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L’architettura esterna della chiesa di San Gottardo è stata completamente trasformata dai lavori di risistemazione del Palazzo Ducale nella seconda metà del ‘700. Viene abbattuta la facciata e l’ingresso spostato nella attuale posizione.

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Anche l’interno assume il suo attuale aspetto neoclassico, dai tenui colori e con colonne che scandiscono lo spazio e incorniciano scenograficamente i resti di un prezioso affresco di scuola giottesca raffigurante la Crocefissione, ritrovato nel 1929 sulla base del campanile.

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Altre opere impreziosiscono lo spazio interno, senza togliergli la sua straordinaria leggerezza e ariosità: una tela di Giovan Battista Crespi detto il Cerano raffigurante San Carlo Borromeo in Gloria e l’altare della Madonna dei Dispersi, opera contemporanea in rame argentato di Romano Rui.

Ma ritorniamo al ‘300 , periodo di costruzione di questo gioiello gotico, ammirando alla sinistra del presbiterio il monumento funebre di Azzone Visconti signore di Milano dal 1329 al 1339, che fece erigere la chiesa e il suo campanile. Alla base del sarcofago un esempio di come l’arte a volte si presta alle necessità della politica: siamo in un luogo sacro, di fronte alla morte, e non conviene che il potente signore di Milano venga rappresentato come il dominatore delle città sottomesse.

Ecco allora raffigurata la processione dei santi patroni delle città lombarde che rendono omaggio a Sant’Ambrogio, patrono di Milano. Una manifestazione di potenza per “interposta persona” !

Una curiosità: la chiesa, inizialmente offerta alla Vergine, assai venerata dai milanesi, fu successivamente dedicata a San Gottardo, santo protettore contro i calcoli e la gotta, mali di cui soffriva Azzone Visconti.

Notizie storico-artistiche su San Gottardo in Corte

Milano ritrova San Gottardo 

(Video della Veneranda Fabbrica del Duomo)

Informazioni per la visita di San Gottardo in Corte

La chiesa di San Gottardo fa parte del polo museale Cattedrale (Duomo), Museo del Duomo e Chiesa di San Gottardo in Corte. Per accedervi è previsto l’acquisto di un biglietto cumulativo. Si può entrare in San Gottardo sia dal Museo del Duomo che dall’ingresso sulla strada.

L’orario di visita corrisponde a quello del Museo del Duomo:

lunedì dalle 14.30 alle 18.30
martedì, mercoledì, venerdì e domenica dalle 9.30 alle 18.30
giovedì e sabato dalle 9.30 alle 21.30

Però… è sempre meglio controllare queste infomazioni telefonando al n. 02-72023375.

Noi infatti per visitare San Gottardo l’11 agosto abbiamo dovuto andare alla biglietteria del Museo del Duomo per l’acquisto del biglietto cumulativo, mentre sul sito museo.duomomilano.it  si legge che già dal 3 agosto “è attiva una nuova postazione di biglietteria (biglietteria 6) presso la Chiesa di San Gottardo in Corte”.  Neppure il costo del biglietto riportato sul sito corrisponde a quanto abbiamo pagato noi (e quindi non lo indichiamo per non generare confusione).

Quindi, se vuoi visitare San Gottardo e immergerti nella storia di Milano… meglio informarsi!

 

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